Seguente l’organizzazione norvegese la adesione di questi dati sensibili rivelerebbe

non dichiaratamente gli orientamenti sessuali degli utenti, piu in la a offendere le norme europee sopra termini di privacy

Alcune delle con l’aggiunta di diffuse app di incontri – con cui Tinder, Grindr, OkCupid e Happn – avrebbero condiviso informazioni personali unitamente associazione pubblicitarie, violando dunque le leggi europee sulla privacy.

A denunciarlo e il Norwegian Consumer Council, un essere del governo norvegese per protezione dei consumatori, cosicche nel report “Out of Control” ha considerato il condotta di 10 applicazioni istallate riguardo a dispositivi Android, rilevando come le app per diverbio abbiano delegato i dati sensibili degli utenti ad al minimo 135 diversi servizi di profilazione comportamentale per mezzo di proposito pubblicitarie.

«Venti mesi alle spalle l’entrata per effetto del GDPR, i consumatori sono adesso copiosamente spiati online e non hanno metodo di conoscenza quali enti trattano i loro dati, ne sanno che fermarli», ha chiarito il Consumer Council. Successivo l’organizzazione, inoltre, la adesione di alcuni di questi dati rivelerebbe implicitamente gli orientamenti sessuali degli utenti.

Le 10 app analizzate nel rendiconto “Out of Control” del Norwegian Consumer Council

I dati sensibili ceduti da Grindr e da altre app per incontri

In mezzo a le varie app analizzate vi e Grindr, che si propone come «la con l’aggiunta di ingente app di social rete transgenderdate di emittenti a causa di persone lesbica, bi, trans e queer al mondo», in quanto nondimeno condivide gli indirizzi IP, le epoca, il sesso e i dati GPS dei propri utenti con societa terze a causa di razionalizzare la targetizzazione degli annunci pubblicitari.

Tinder e OkCupid, coppia altre app attraverso incontri, sono accusate di condividere i dati sensibili degli utenti mediante quantomeno 45 comunita in quanto fanno verso estremita al confronto Group, una multinazionale cosicche gestisce a sua evento un con lo stesso nome situazione di incontri.

Scontro Group, dopo le accuse, ha chiaro verso Forbes «La privacy e al nocciolo della nostra impiego. Verso discordanza di altre societa tecnologiche il cui esempio si basa sulla commercio di informazioni personali, il nostro e eretto contro abbonamento e si basa sulla produzione di affidamento e riguardo a una capace prova in gli utenti».

«Tinder e OkCupid – si norma arpione nella diffusione – utilizzano fornitori di terze parti a causa di operazioni tecniche e verso munire i nostri servizi generali, per modo paragonabile per tutte le altre app e piattaforme online. La nostra societa condivide soltanto informazioni specifiche ritenute necessarie durante il funzione della nostra basamento, con linea mediante le leggi applicabili, inclusi GDPR e CCPA».

Le altre app affinche avrebbero violato la privacy degli utenti

Pero nel mirino del Norwegian Consumer Council sono finite di nuovo altre tipologie di applicazioni mezzo Qibla Finder, utilizzata dai musulmani a causa di orientarsi onestamente direzione la Mecca intanto che i momenti di invocazione, bensi addirittura l’app della console animata Wave, pure l’applicazione verso bambini My Talking Tom 2.

Frammezzo a le altre app segnalate dall’associazione sono presenti Perfect365, un’app a causa di modificare i selfie, tanto piu le applicazioni per monitorizzare il giro mestruale modo Clue e MyDays.

Nel frattempo, il Norwegian Consumer Council ha allungato dichiarazione di faccia alcune delle comunita prese sopra indagine, in mezzo a cui Grindr w la basamento pubblicitaria per app di appartenenza di Twitter (la MoPub, che funziona mezzo intermediario propagandistico di Grindr, ndr) e altre quattro comunita. Twitter e all’istante movimento ai ripari dichiarando di aver inibito l’account MoPub di Grindr e annunciando di aver attivo un’indagine interna.

La fusione del racconto

Assistente il racconto, mediante riassunto, «Nessuna delle app menzionate ha munito le informazioni necessarie al consumatore in attuare una volonta informata all’avvio delle app».

«Inoltre – prosegue il Norwegian Consumer Council – abbiamo riscontrato una assenza quasi completa di impostazioni in-app attraverso uniforme oppure intralciare la complicita di dati personali con terze parti. Cio dimostra affinche unito ai consumatori non vengono fornite informazioni sufficienti in scegliere se recepire di succedere tracciati e profilati».

«Se il utente non desidera in quanto le proprie app trasmettano dati personali verso terze parti commerciali, l’unica possibilita e addensato non installare le app», conclude l’associazione.